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La sindrome del Long Covid

La sindrome del Long Covid

Dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2 un numero importante di persone colpite da COVID-19 presenta manifestazioni cliniche che si prolungano oltre le prime settimane della fase acuta sintomatica, rendendo difficile un pieno ritorno a un buon stato salute. Questa condizione colpisce soggetti di qualunque età e con varia severità della fase acuta di malattia ed è stata riconosciuta come un’entità clinica specifica, denominata  Long-Covid.


Di cosa si tratta

Il Long Covid può essere definito come l’insieme dei disturbi e delle manifestazioni cliniche che persistono dopo l’infezione da Sars-Cov -2, rappresentando una specie di continuum della malattia, che può provocare conseguenze sanitarie di vario livello.
Nel corso degli ultimi mesi, infatti, sono stati tanti i casi di persone che, dopo essere guarite dal Covid-19, hanno continuato ad avere problemi di salute di vario genere, anche a distanza di tempo. Veri e propri strascichi del Covid difficili da mandare via. 

Le manifestazioni cliniche del Long-COVID sono molto variabili e variegate, caratterizzate da sintomi numerosi ed eterogenei, che possono presentarsi sia singolarmente che in diverse combinazioni. Possono essere transitori o intermittenti e possono cambiare la loro natura nel tempo, oppure possono essere costanti
 

Sintomi e durata

Le possibili manifestazioni del Long Covid possono essere suddivise in due categorie: manifestazioni generali e manifestazioni organo-specifiche.

Tra le prime vengono rilevate:
•    fatica persistente/astenia
•    stanchezza eccessiva
•    febbre
•    debolezza muscolare
•    dolori diffusi
•    mialgie e atralgie
•    peggioramento dello stato di salute percepito
•    riduzione dell’appetito
•    sarcopenia

Tra le organo-specifiche troviamo:
•    disturbi respiratori (dispnea, tosse, affanno persistente)
•    disturbi cardiovascolari
•    disturbi neurologici e psichiatrici
•    disturbi gastrointestinali


Riguardo alla durata dei sintomi, invece, non vi è ancora un dato certo, ma un recente studio pubblicato su Nature Medicine, che ha analizzato più di 4.000 pazienti guariti dall’infezione da SARS-CoV-2, ha rilevato che:
•    il 13% delle persone coinvolte nello studio presentava i sintomi del long Covid per più di 28 giorni
•    il 5% per più di 8 settimane
•    il 2% per più di 12 settimane
 

La diagnosi

Ad oggi, non esistono ancora cure specifiche per la sindrome da Long Covid, ma, se sono trascorsi due mesi dalla negativizzazione e alcuni sintomi persistono ancora, è meglio rivolgersi al proprio medico curante. In caso di Long Covid, verranno prescritti esami specifici per controllare lo stato psicologico e il funzionamento di diversi organi, come il cuore o i polmoni e verranno consigliate terapie come riabilitazione fisica, diete alimentari e supporto psicologico per coloro che presentano stress post-traumatico (Post Traumatic Stress Disorder, PTSD).



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