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Elettro
cardiogramma (ECG)

Specialista
Dr. Gian Marco Rosa

Che cos’è l’elettrocardiogramma?

L’elettrocardiogramma è un esame che permette di tracciare il ritmo e l’attività elettrica del cuore, trasformando i segnali registrati dagli elettrodi in un grafico. Lo strumento che compie questa conversione è l’elettrocardiografo. Il tracciato che risulta da questa operazione viene interpretato dal cardiologo per rilevare aritmie, anomalie negli atrii o nei ventricoli, difficoltà alle coronarie.

A cosa serve l’elettrocardiogramma?

Esistono due forme di elettrocardiogramma, che permettono di sondare classi diverse di anomalie.

  • L’elettrocardiogramma a riposo misura il ritmo del cuore e la dimensione delle camere cardiache. Queste osservazioni permettono di rilevare anomalie nel ritmo cardiaco; un’ischemia o un infarto del miocardio, come conseguenza del restringimento o dell’occlusione delle coronarie; le modificazioni nelle dimensioni delle cavità cardiache, con la dilatazione del cuore o dei ventricoli, e l’ispessimento o lo stiramento delle pareti degli atri o dei ventricoli; gli effetti di infarti precedenti. L’ECG permette inoltre di controllare il funzionamento di un pacemaker nei soggetti portatori, o gli effetti dei farmaci che potrebbero influenzare la frequenza o la conduzione elettrica del cuore.
  • L’elettrocardiogramma sotto sforzo prevede l’esecuzione del test mentre il paziente è impegnato in un’attività fisica, come la corsa sul tapis roulant o la pedalata con una cyclette. Questa modalità di implementazione dell’esame è prevista nei casi in cui l’obiettivo sia l’individuazione di patologie cardiache latenti.

Sono previste norme di preparazione per l’elettrocardiogramma?

Non sono previste procedure particolari di preparazione all’elettrocardiogramma, dal momento che si tratta di un esame non invasivo e non pericoloso. È consigliabile evitare di mangiare, di compiere attività fisica e di fumare nella mezz’ora che precede l’esecuzione dell’esame.

Chi può effettuare l’elettrocardiogramma?

Tutti possono sottoporsi all’elettrocardiogramma: l’esame non è invasivo e non è pericoloso. L’elettrocardiogramma sotto sforzo non è consigliato ai soggetti che denunciano un’insufficienza caridiaca rilevante: la controindicazione non è riconducibile all’elettrocardiogramma stesso, ma ai rischi collegati allo sforzo fisico richiesto al paziente per il tracciamento dei dati.
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