PROFILO
Diploma di Specialista in Cardiologia conseguito nel 23 ottobre 1996 presso l’Università degli Studi di Genova.
Diploma di Dottore di Ricerca in Biologia Cardiaca e Vascolare conseguito nel 2003 presso l’Università degli studi di Genova.
Nomina di Ricercatore universitario per il settore disciplinare MED 11 dal 1° Novembre 2010.
Dal 1.1.2011 ricercatore convenzionato presso lAzienda Ospedaliera Universitaria San Martino
ATTIVITA' SCIENTIFICA
ATTIVITA' DIDATTICA
Professore a contratto di ” ecocardiografia nell atleta presso la scuola di specializzazione in Medicina dello Sport da 2005 a tuttoggi .
Professore a contratto di ” ecocardiografia dal 2004 a tutt’oggi presso la Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università degli Studi di Genova
L’attività scientifica del Dr. Gian Marco Rosa è attestata da 18. lavori scientifici di cui 11 in lingua inglese in parte su riviste internazionali di grande prestigio. Fra queste rientrano comunicazioni accettate per la presentazione orale a Congressi nazionali ed internazionali altamente selettivi. La produzione scientifica riguarda fondamentalmente alcuni aspetti della fisiopatologia e della clinica della cardiopatia ischemica. I principali filoni di ricerca riguardano fondamentalmente:
- angina instabile: è stata valutata l’utilità della terapia trombolitica nell’angina instabile, documentandone l’utilità nelle forma refrattarie alla terapia medica massimale.
- ipertensione arteriosa ed ipertrofia cardiaca: è stata valutata la correlazione tra alcuni marker bioumorali (insulinemia, IGF1, microalbuminuria) e la presenza di ipertrofia cardiaca in soggetti ipertesi. In particolare è stata dimostrata una significativa correlazione tra microalbuminuria ed ipertrofia cardiaca.
- ecocardiografia da stress: sono stati condotti studi su pazienti anginosi ed infartuati. Di particolare significato gli studi riguardanti la predittività dell’ecocardiografia da stress nella identificazione dei pazienti candidati ad interventi di rivascolarizzazione, e gli studi riguardanti l’identificazione e la quantificazione del miocardio vitale residuo dopo infarto miocardico acuto;
- cardiopatia ischemica nei soggetti di sesso femminile: sono stati valutati: l’impatto dei fattori di rischio tradizionale, i sintomi, i test diagnostici, le modalità terapeutiche nei soggetti di sesso femminile rapportati a quelli di sesso maschile;
- risonanza magnetica: è stato valutato l’impatto clinico di tale metodica nell’ambito dei soggetti affetti da cardiopatia ischemica;
- telemedicina: è stata valutata l’utilità dell’elettrocardiografia transtelefonica nel ridurre i tempi decisionali in caso di infarto miocardico acuto;
- N-acetilcisteina: in studi eseguiti su modelli animali sottoposti a lesione dell’aorta addominale con palloncino è stata valutata l’efficacia della N-acetilcisteina nel ridurre l’attività procoagulante XA-VA e l’iperplasia neointimale
- studi sulla prevalenza di ipertrofia ventricolare sinistra e anormalità diastoliche in soggetti ipertesi
- studi sul valore del pro-BNP associato al profilo doppler transmitralico restrittivo o al doppler tessutale nella stratificazione prognostica dei pazienti scompensati con disfunzione sistolica del ventricolo sinistro