Che cos’è la retinografia (o esame del Fundus Oculi)
La retinografia (o esame del Fundus Oculi) è un esame che produce una documentazione fotografica della parte posteriore del bulbo oculare: in questo modo si ottiene uno screening veloce e sicuro del corpo vitreo, della retina, della testa del nervo ottico e dell’albero vascolare.
A cosa serve la retinografia?
La retinografia permette di diagnosticare le patologie della retina e del nervo ottico.
In primo luogo è possibile verificare l’esistenza di malattie collegate ai vasi sanguigni della retina, e che possono essere correlati al diabete o all’ipertensione.
In seconda battuta è possibile monitorare patologie della retina, come il distacco o l’apertura di una lesione. Sono eventi in cui potrebbe incorrere chi ha subito un trauma.
In terza battuta è possibile tenere sotto controllo la macula e intercettare l’insorgenza di maculopatie.
Infine, permette di testare lo stato di salute del nervo ottico, che potrebbe venire compromesso dalla presenza di un glaucoma.
Sono previste norme di preparazione per la retinografia?
Non sono previste norme di preparazione specifiche per la retinografia. Prima dell’esecuzione dell’esame vero e proprio viene somministrato al paziente un collirio che dilata la pupilla. Il trattamento può provocare un lieve bruciore all’occhio, che tuttavia si estingue in pochi istanti. Tuttavia la pupilla rimane dilatata per circa tre ore, con effetti di fotosensibilità e di visione sfocata. Può quindi essere consigliabile per il paziente farsi accompagnare in ambulatorio per non incontrare difficoltà durante il rientro a casa.
Chi può effettuare la retinografia?
Non esistono classi di pazienti cui non sia indicata l’esecuzione della retinografia. Il ricorso al collirio per la dilatazione della pupilla potrebbe essere controindicato in caso di allergia. Il paziente è quindi invitato a segnalare le proprie idiosincrasie al medico, in modo da poter ricorrere ai prodotti più indicati.