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Pachimetria corneale

Specialista
Dr. Stefano Torrielli

Che cos’è la pachimetria corneale?

La pachimetria corneale è un esame obiettivo che misura lo spessore della cornea, la parte anteriore dell’occhio e stabilisce l’affidabilità del rilevamento della pressione oculare. L’indagine viene eseguita attraverso un pachimetro ad ultrasuoni.

A cosa serve la pachimetria corneale?

La pachimetria corneale permette di diagnosticare alcune malattie che affliggono la cornea, come il glaucoma, il cheratocono e l’edema corneale. Il soggetto viene fatto accomodare su uno sgabello o su una poltrona, dove gli viene somministrato un collirio anestetico nell’occhio. Dopo questa prima fase di preparazione, il paziente viene guidato ad osservare una fonte di luce. Il processo dura pochi secondi, e permette allo specialista di appoggiare la sonda sull’occhio e di procedere alla scansione della cornea. I dati vengono inviati dal dispositivo al processore che elabora i calcoli per la valutazione dello spessore pachimetrico. I segnali provengono da diversi punti della cornea, e il dispositivo rileva sia il loro insieme, sia il valore minimo rilevato.

Sono previste norme di preparazione per la pachimetria corneale?

L’esame non richiede preparazione specifica. Il ricorso al pachimetro a ultrasuoni richiede l’irrorazione dell’occhio con un collirio anestetico.

Chi può effettuare la pachimetria corneale?

L’esame è indicato per tutte le classi di pazienti, dai bambini agli anziani. È indicato per coloro che soffrono di glaucoma o di altre malattie che colpiscono la cornea, o per coloro che devono sottoporsi ad un intervento di chirurgia alla cornea.
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