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Ecografia pelvica
e transvaginale

Specialista
Dr. Fabio Montale
Dr. Giacomo Perelli

Che cos’è l’ecografia pelvica e transvaginale?

L’ecografia pelvica e transvaginale è una procedura di diagnosi che esplora il collo dell’utero, l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie per rilevarne forma e stato di salute. L’esame viene condotto con una sonda, rivestita da una pellicola di gel, che emette ultrasuoni. Il loro riflesso da parte dei tessuti circostanti viene elaborato da un computer che mostra sul monitor le immagini degli organi genitali interni della paziente.

A cosa serve l’ecografia pelvica e transvaginale?

L’ecografia pelvica e transvaginale è utile per portare a compimento diverse indagini diagnostiche. Può confermare o rigettare i sospetti formulati dallo specialista durante una visita ginecologica di controllo; può evidenziare malformazioni congenite dell’utero; può evidenziare lesioni maligne o benigne degli organi genitali interni; può spiegare le cause di un dolore pelvico denunciato dalla paziente; può riconoscere cisti ovariche, fibromi, miomi, polipi endometriali. Nelle donne incinte può datare la gravidanza, misurare la lunghezza della cervice uterina, diagnosticare un aborto. Nei piani di procreazione assistita permette di individuare follicoli ovarici e di stimare il loro grado di maturazione.

Sono previste norme di preparazione per l’ecografia pelvica e transvaginale?

In generale l’esame viene condotto a vescica vuota. Quando invece l’esame coinvolge anche un’ecografia pelvica esterna è prescritto l’ingerimento di acqua naturale e la proibizione di urinare nell’ora che antecede l’esecuzione del test.

Chi può effettuare l’ecografia pelvica e transvaginale?

L’esame può essere eseguito da tutte le donne che hanno già avviato l’attività sessuale, anche durante il periodo mestruale o in stato di gravidanza.
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