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Biopsia della
portio uterina

Specialista
Dr. Fabio Montale
Dr. Giacomo Perelli

Che cos’è la biopsia della portio uterina?

La biopsia della portio uterina, o biopsia cervicale, è un’operazione chirurgica che permette l’asportazione di una minima porzione di tessuto della cervice. L’intervento viene prescritto in seguito all’esito anomalo di un Pap-test o alla conclusione di una visita ginecologica di controllo. Il prelievo viene eseguito nel collo dell’utero, che è collocato in fondo alla vagina, nel tratto più stretto dell’utero. L’obiettivo è verificare la presenza di cellule precancerose o del Papillomavirus umano.

A cosa serve la biopsia della portio uterina?

La biopsia della portio uterina è un intervento che può perseguire sia scopi diagnostici sia mettere in atto azioni terapeutiche. Nel primo caso l’obiettivo è quello di verificare l’esistenza di patologie riconducibili a tumori al collo dell’utero o al Papilloma virus (HPV). Nel secpondo caso l’operazione si propone di rimuovere polipi benigni o verruche vaginali.

Sono previste norme di preparazione per la biopsia della portio uterina?

Non è prevista una preparazione ad hoc per l’esame, che viene condotto a livello ambulatoriale. L’anestesia è locale e la durata dell’intervento è di circa 10 minuti. La procedura è mini-invasiva e viene condotta con un piccolo strumento metallico collegato ad un dispositivo elettrico, che riduce a nulla il rischio di danni ai tessuti liminali, e sutura direttamente i vasi sanguigni evitando anche la più piccola emorragia. La paziente può tornare a casa subito dopo l’operazione.

Chi può effettuare la biopsia della portio uterina?

Tutte le categorie di pazienti possono sottoporsi all’esame.
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