Audiometria
tonale e vocale
Specialista
Dr.ssa Marica D’Angelo
Dr. Fabio Pagella (in convenzione con ospedale San Matteo di Pavia)
Che cos’è l’audiometria tonale e vocale?
L’audiometria tonale e vocale misurano la soglia uditiva del paziente: sono quindi in grado di individuare e valutare casi di sordità.
- L’audiometria tonale si focalizza sulla percezione dei suoni. L’esame può essere somministrato a livello aereo o osseo, e verifica fino a quale frequenza acuta e grave il paziente reagisce allo stimolo acustico.
- L’audiometria vocale è concentrata sul grado di riconoscimento delle parole da parte del paziente. Anche in questo caso si misura fino a quale frequenza grave e acuta il soggetto è capace di identificare il suono vocale che gli viene inviato.
A cosa serve l’audiometria tonale e vocale?
L’audiometria tonale quantifica la perdita di percezione uditiva da parte del paziente. Il soggetto viene ospitato in una cabina insonorizzata e l’esame può procedere in due modi.
Nel primo caso il paziente indossa un paio di cuffie sulle orecchie, tramite le quali il tecnico invia suoni a diverse frequenze acute o gravi. Il soggetto è invitato a reagire agli stimoli uditivi azionando un bottone o comunque mostrando un cenno di assenso. In questo modo è possibile fissare la soglia di minima udibilità.
Nel secondo caso viene collocato un dispositivo dietro l’orecchio, che invia le vibrazioni all’orecchio medio attraverso le ossa del cranio.
L’audiogramma è il grafico che viene realizzato nel corso dell’esame. L’audiometria vocale misura il grado di comprensione delle parole da parte del paziente. Il procedimento è analogo a quello osservato per l’audiometria tonale. L’audiogramma in questo caso registra la sequenza di reazioni del paziente, dall’assenza di percezione alla percezione di suoni indistinguibili dal rumore, fino alla definizione di lessemi chiari e distinti.
